CERTAMEN SALLUSTIANUM: UNA MATRIOSCA DI ESPERIENZE

sallustiobisNella foto:

gli alunni concorrenti in compagnia degli accompagnatori

proff. Vecchio ,Sciandrone e Taglialegami.

Anche quest’anno l’appuntamento con il Certamen Sallustianum ha richiamato, in nome dell’amore per la classicità, migliaia di studenti liceali nel capoluogo abruzzese per confrontarsi con una delle gare di traduzione più “toste”; e anche il Liceo “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa non ha voluto disertare l’appuntamento.

“Finalmente!”: ecco l’esclamazione di Gioacchino La Rocca, Gabriele Bisaccia e Giovanni Farina, allievi del suddetto Liceo, quando, dopo settimane di accurate esercitazioni e di spasmodica attesa, sabato 27 aprile 2013 si sono ritrovati sul pullman che li avrebbe condotti al luogo dell’appuntamento, insieme agli insegnanti che hanno, con encomiabile dedizione e stimata professionalità curato la loro preparazione: la professoressa Angela Vecchio e il professor Felice Sciandrone.

La partecipazione a questo concorso, nel quale competono alunni provenienti da tutta Italia, traducendo e/o commentando un brano del celebre autore latino Sallustio, ha permesso di conoscere persone provenienti da lontano, di rafforzare l’amicizia con chi si conosceva già, di confrontare con i propri coetanei le conoscenze e le competenze acquisite, grazie alla frequenza delle attività progettuali inerenti al Certamen sulle opere Sallustiane.

La gara ha richiesto ai partecipanti un notevole impegno e gli studenti del Liceo ravanusano, benché non abbiano riportato alcuna vittoria, possono, tuttavia, andare fieri di annoverare tra i vincitori due conterranei: ad un agrigentino, infatti, è andato il primo premio, ad un messinese il secondo.

Il Certamen è stato questo e molto altro: i professori Vecchio e Sciandrone, infatti, si sono rivelati, in questa eccezionale occasione accompagnatori ideali in un itinerario culturale ad ampio spettro. Itinerario che ha contemplato la visita, nella città abruzzese, dei vari e interessanti monumenti sopravvissuti al devastante terremoto che nel 2009 ha messo in ginocchio L’Aquila, il cui centro storico si presenta ancora in gran parte come un cumulo di rovine ed è piantonato dall’esercito. Toccante occasione, questa tappa aquilana, di presa di coscienza dello sgomento e dell’angoscia che attanagliano le persone che in quel luogo vivono una desolante e difficile quotidianità su cui aleggia l’ombra del ricordo di un passato che nessuno potrà mai restituire.

Tappa successiva – favorita da un’esigenza di ordine logistico – l’ineguagliabile Urbe, la cui visita è stata, peraltro, assolutamente libera da stressanti e rigide “tabelle di marcia” preconfezionate, il che ha consentito di assaporare con calma, nonostante l’esiguità del tempo, le bellezze della Città Eterna, fonte inesauribile d'irripetibili emozioni alla vista degli straordinari siti, edifici e monumenti che ne sono l’emblema. E infine, Città del Vaticano, con la visita alla sontuosa e monumentale Basilica di San Pietro e l’emozionante partecipazione all’Udienza dello straordinario ed amabilissimo neo-Papa Francesco. Il Certamen, pertanto, oltre ad essere una “sfida tra adolescenti” sul terreno delle conoscenze classiche, si è rivelato una travolgente occasione di crescita culturale e morale i cui effetti positivi ci si augura ricadano, per il tramite dei partecipanti alla gara di traduzione, sull’intera popolazione scolastica del Liceo di Ravanusa.

Un ringraziamento particolare al dirigente scolastico prof.ssa Adriana Mandracchia e a tutto il personale della scuola che ha contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa.

La Rocca Gioacchino Andrea - VE.

 

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